Il castello di Cammarata | un viaggio nel medioevo

Il castello di Cammarata è uno dei simboli del nostro paese. Rappresenta un patrimonio architettonico e culturale unico, da salvaguardare e proteggere.

Oggi ospita mostre e opere artistiche ma un tempo costituiva la difesa principale del territorio.

La sua nascita è da far risalire al XIII secolo, periodo storico governato dal Medioevo e dal feudalesimo.

Durante i secoli, la sua struttura ha subito lesioni e cedimenti a causa di battaglie e frane e, oggi, la torre centrale è la parte che si conserva meglio.

Dalle rovine è, però, possibile leggere la sua storia. Scopriamola insieme.

La nascita del castello di Cammarata

La storia del castello di Cammarata ha origine lontane.

È difficile datare, con precisione, la sua fondazione ma dalle fonti e dai documenti è possibile identificare la persona che ordinò la sua costruzione.

Il conte Ruggero, dopo aver conquistato Messina, Catania, Palermo e, in seguito, Agrigento, fungeva da lord indiscusso dell’isola.

L’enorme vastità dei suoi territori aveva bisogno di più sovrani, in modo da decentralizzare il potere. Il conte donò alcune delle sue terre a soldati e parenti: a Cammarata subentrò la parente Lucia.

Lucia, detta Lucia «de Kamerata», fu la prima governatrice del paese. In alcuni documenti, infatti, si può leggere che lei stessa si identifica come “dominatrix castelli Cameratae“.

Si parla dell’anno 1100 circa, quando Cammarata era già nata come borgo feudale e vi era la necessità di difenderla dagli attacchi degli altri domini.

Dal castello partivano le mura che racchiudevano tutto il paese e il bosco circostante, in modo che gli abitanti avessero la possibilità di raccogliere legna e fare scorte.

All’interno del castello. Ieri e oggi.

Il castello era costituito da imponenti mura, resistenti e difficili da abbattere.

La torre, che oggi ospita eventi culturali e artistici, un tempo rappresentava la parte più cupa. Costituiva le carceri e all’interno venivano imprigionati traditori e ostaggi di guerra.

Dalle scale veniva calato cibo e acqua in quantità ridotta in modo che il prigioniero morisse lentamente consapevole del suo destino.

Oggi, del castello, rimangono poche rovine ma fa da sfondo alle numerose mostre e spettacoli organizzati, puntualmente, ogni anno.

La Settimana della Cultura“, evento organizzato nell’ultima settimana di Agosto, porta con se colori e profumi internazionali.

Il paese si riempie di artisti di ogni specie e di ogni nazionalità: cantanti, pittori, scultori, cuochi e ballerini sono protagonisti di mostre, eventi e concerti, attirando l’attenzione di turisti provenienti da tutta la Sicilia.

Paolo Manetta

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