La pignolata di Carnevale siciliana è un dolce carnevalesco, delizioso e molto facile da fare. Ha inoltre la caratteristica di essere simile a tanti dolci tipici che vanno sotto nomi così particolari ed evocativi, che basta leggerli per avere un’idea della ricchezza e varietà della cucina regionale italiana: cicerchiata, struffoli, ciciarelli, r’ceciarieglie, purcidduzzi, sannacchiudere, giggeri. Già viene l’acquolina in bocca! Le ricette hanno varianti veramente minime, dal diverso tipo di liquore, grappa, rum, anisette o mistrà, Strega o limoncello, all’uso di oli di semi, di oliva o di burro nell’impasto. Un’altra differenza è che molti di questi dolci vengono preparati anche a Natale, oltre che a Carnevale.
Ingredienti della pignolata di Carnevale siciliana
Vi ricordiamo che le dosi possono essere dimezzate, raddoppiate ecc. in base alle vostre esigenze e alla vostra golosità. La pignolata si conserva per tre, quattro giorni e anche se perderà la consistenza croccante rimane comunque buonissima. In alternativa, se realizzate di avere troppo impasto o volete prepararlo con un po’ di anticipo, potete avvolgetelo nella pellicola e conservatelo in frigo per un paio di giorni.
Ingredienti della pignolata di Carnevale siciliana
500 g di farina di maiorca
50 g di burro fuso freddo o 30 g di olio extra vergine di oliva
3 uova intere
100 g di zucchero
30 g di limoncello
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito in polvere
la scorza grattugiata di 2 limoni medi
latte q.b.
150 g di miele di cardo
un cucchiaio di pistacchi crudi tritati per decorare
olio di arachidi per friggere
Procedimento
Fondete il burro e fatelo raffreddare. Mettete il miele a bagnomaria con acqua calda, ma non bollente, perché si sciolga. Setacciate la farina dentro una ciotola abbastanza grande con il sale e il lievito, l’olio o il il burro, un po’ di latte, le uova e lo zucchero e mescolate aiutandovi con una forchetta; aggiungete il limoncello e le scorze dei limoni grattugiate e trasferite l’impasto sulla spianatoia per finire di impastarlo. Se risulta troppo sodo potete finire di impastarlo con del latte. Avvolgete nella pellicola e fate riposare in frigo per un’ora o anche di più, come già detto potete anche preparare l’impasto il giorno prima. Tirate fuori l’impasto dal frigo, tagliatene un pezzetto e con le mani fatelo scorrere sul piano di lavoro fino a formare un salsicciotto piuttosto sottile, lo spessore dovrà essere di un centimetro o poco più. A questo punto tagliatelo a pezzetti lunghi più o meno un centimetro. In questo modo otterrete dei cubetti che in padella si gonfieranno e raddoppieranno di volume. Una volta utilizzato tutto l’impasto, versate l’olio in una padella non molto grande dai bordi alti e mettete sul fuoco. Friggete i cubetti pochi alla volta, fino a doratura, sono piccoli quindi non ci impiegherete molto, e metteteli su dei fogli di carta assorbente. Finito di friggerli, trasferiteli ancora caldi in una padella e versatevi sopra il miele che, grazie al bagnomaria, dovrebbe essere molto liquido e tiepido. Mescolate in modo da ricoprire la superficie di ogni gnocchetto.
Presentazione
Presentate la pignolata di Carnevale siciliana come più vi aggrada: che sia su un’alzata, su un bel piatto di portata, su una fiamminga, nei pirottini in comode monoporzioni, in un tradizionale monticello o a forma di corona, dovrete solo decorare la superficie il pistacchio tritato. Il successo è assicurato!